Restano sopite dentro di noi, le pagine più intime della
nostra storia. Rimangono scritte senza essere lette, le
parole che sfuggono agli occhi ma che persistono nel
cuore. Nonostante il tempo deforme, continuano a vivere
dentro di noi. Il mio inchiostro è il profumo, liquido
effimero dell’eterno ricordo, le mie pagine sono la mia
pelle, punto di contatto, membrana del sentire.
Mi trasformo, sono il diario di me stesso, il custode
della mia storia.
Estratti di profumo che celebrano la materia prima,
la amplificano e donano splendore alle pagine remote
della nostra memoria emozionale.
“Non ho più bisogno di camminare su strade di pietra,
quanto di percorrere i sentieri del mio essere.”